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al testo proposto da Leopoldo Attolico
La questione meridionale
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Nella mia terra adombrata d'ombre d'uomini hombres , si sposavano gli alberi le bianche cerre coi cerri dalle chiome dominanti , le acacie provocanti in tulle bianco e i telemoni acaci , forti ed elastici , fecondi idilli senza potature , cedre con cedri dalle radici cedrate . Amore boschivo sorgivo che stupiva gli uomini anch'essi scossi dal vento anzi percossi . Le querce erano nonne e i nonni querci , immobili , grandi creatori d'ombre per digiunar sull'erba . Questi alberi hanno camminato molti hanno fatto gli alberi nelle lontane Americhe , altri sono stati abbattuti disboscati da celebri coiffeurs pour arbres .
Da "Apparizioni", Rossi & Spera Editori , 1989
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Letizia Leone
- 22/01/2012 08:36:00
[ leggi altri commenti di Letizia Leone » ]
Grazie, caro Leopoldo, per questo tuo richiamarci alla voce del grandissimo Vito, poeta al quale bastano pochi passi leggeri di incanto e disincanto per entrare in unapparizione. In questo bosco e in queste ombre cè tutto, mi pare: ironia, nostalgia, idillio e denuncia eppure quasi rimaniamo storditi dai profumi di queste piante rare. Miracoli della poesia di Vito...Con affetto e nostalgia, Letizia.
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Rosanna Varoli
- 17/06/2010 00:07:00
[ leggi altri commenti di Rosanna Varoli » ]
Splendida...fantastica, originalissima, di unironia raffinatissima e, insieme, deliziosamente naif, da...mondo bambino:la terrò presente per qualcuno dei miei reading, grazie!!!
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Daniele Santoro
- 07/06/2010 23:20:00
[ leggi altri commenti di Daniele Santoro » ]
Bella, intensa e abilmente costruita, soprattutto intrisa di cultura e lirismo come in questi bei versi, davvero toccanti (e volentieri subentro alla rima dominanti/provocanti):
"chiome dominanti , le acacie provocanti in tulle bianco e i telemoni acaci, forti ed elastici"
dove parole - di certa matrice aulica - come "chiome", "tulle", "acacie", "telemoni", "bianco" sono come evocatrici di un mondo arcano, incontaminato, eppure vivo, qual è ancora oggi la Lucania terra dellautore.
Altrettanto suggestivo ho trovato il congedo:
"Questi alberi hanno camminato molti hanno fatto gli alberi nelle lontane Americhe"
che mi piace leggere come un augurio, un pronunciamento della poesia meridionale oltre gli stretti confini nei quali è spesso, suo malgrado, relegata.
Insomma, una doverosa segnalazione; pertanto, un grazie a Leopoldo Attolico per averci proposto questo autore e un ringraziamento al sempre attento Maggiani.
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Loredana Savelli
- 07/06/2010 06:27:00
[ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]
Molto, molto bella. Una scoperta questo poeta lucano! Quanta storia e quanto amore verso una terra capace di sacrifici, dura e fiera.
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leopoldo attolico
- 06/06/2010 21:19:00
[ leggi altri commenti di leopoldo attolico » ]
Ai lettori de La Recherche uno dei testi più rappresentativi di questo grande autore , ampiamente storicizzato e studiato/indagato dalla critica più qualificata del Secondo Novecento , unanimamente concorde nel porlo accanto a Palazzeschi e ai grandi interpreti della poesia ironico/giocosa di tutti i tempi : Berni , Burchiello , Rabelais ecc. . Un grande artista e un grande uomo a cui abbiamo tutti voluto bene .
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